Tutto è partito nel 1972 con la costruzione dal primo kayak in composito ad opera di Frank Goodman della valley denominato Anas Acuta,il disegno fu estrapolato da Geoff Blackford sulla base di un kayak della Groenlandia occidentale usato nel distretto di Igdlorssuit .
Da li a breve tempo nel 1977, Grahame Sisson, in Nuova Zelanda iniziò a produrre sotto licenza di Frank Goodman un’altra pietra miliare del kayak da mare : il nordkapp.
Da allora ad oggi abbiamo assistito ad aggiustamenti, modifiche, ma tutto è partito da questo kayak storico.
In questo ultimo decennio,si sta consolidando sempre più l’interesse verso uno scafo completamente diverso da ciò che siamo abituati a vedere,o ad usare: il Baidarka o Iqayax antico nome originario anch’esso un kayak storico, probabilmente anche l’imbarcazione più antica di tutti i popoli artici.
L’origine di questo scafo si colloca nell’arco artico opposto alla Groenlandia,che va dalla penisola dell’Alaska fino alle coste est della Kamcatka, le isole aleutine.
Per chi volesse approfondire :
http://www.arctickayaks.com/PDF/Robert-Lamblin1980/robert-lamblin.htm
Il baidarka è uno scafo che rompe,rompe per l’ idea che abbiamo del kayak da mare ,che deve essere filante basso nell’acqua con le estremità rialzate e dalle linee simmetriche e proporzionate,il baidarka no!!! complesso ed estremamente evoluto,diverso nella forma nei volumi così sbilanciati di prua ,come in quelli di chiglia a poppa ,dalla coperta così imponente dalla forma a tetto per poter scaricare meglio l’acqua nei mari agitati,una vera macchina da guerra,capace di incassare venti e mari da far rabbrividire.
Progettato per navigare in uno dei tratti di mare più tempestosi al mondo,è stato via via migliorato nei secoli fino ad arrivare alla perfezione assoluta.
Baidarka con arco bifido a forchetta
Baidarka con arco bifido ricurvo
Questo strano e mirato equilibrio di volumi e posizioni ,messo a punto in millenni di storia tramandata ,da padre in figlio ,ha migliorato la conoscenza delle forme, le proporzioni, le proprietà e le qualità tecniche, e l’ha portato ad essere un kayak sorprendentemente efficace ed efficiente , nella navigazione d’altura con mari nervosi,come nel girare la prua verso terra nelle serfate da sbarco con i frangenti.
Il baidarka 546 in composito della SKD con arco bifido a forchetta
Così come la forma della chiglia a otto spalle che taglia le molecole d’acqua,diminuendo la viscosità di attacco come il coefficiente di attrito, ma aumentando la scorrevolezza all’avanzamento,ho la facilità di inclinazioni laterali dello scafo in piena sicurezza,inimmaginabili per un kayak groenlandese .
Baidarka doppio con arco ricurvo
Ma la cosa che più definisce il baidarka oltre alla seduta molto arretrata è l’arco bifido a forchetta, o ricurvo a prua ,così come la linea terminale della poppa,questi due elementi,sono l’emblema identificativo di questa imbarcazione per molti ancora sconosciuta …...