martedì 16 febbraio 2016

Il carrello ammortizzato di Giorgio Perrotta.






Tempo fa Giorgio mi confidò 'intenzione di voler progettare un carrellino porta-kayak ammortizzato. Questo, perché lui come per molti kayakers nei trasferimenti, via terra, con l'imbarcazione a pieno carico, o anche nell'imbarco sulle navi traghetto, gestire la conduzione del kayak rappresenta un problema, se non un dramma per alcuni.
Ottima l'idea, forse un po'audace a pensarla, ma.... Costruisco carrellini per kayak da oltre 15 anni l'idea  di fare un carrellino che scaricasse l'energia di compressione dovuta agli avvallamenti, alle buche o quant'altro, c'è sempre stata, però per fare una cosa giusta, bisogna avere l'idea giusta.
Purtroppo i vincoli progettuali di un carrellino dotato di sospensioni sono legati al peso, alla dimensione, alla facilità di montaggio, non ultima possibilità di stivarlo nei gavoni del kayak, senza se e, senza ma.
Oggi ho visto e usato dinamicamente il prototipo del carrello di Giorgio, veramente sorprendente il suo funzionamento; come anche le dimensioni e la facilità con cui si smonta per stivarlo nel kayak.
La cosa che colpisce del carrello è che nonostante ci sia un assale unico di collegamento del sistema ammortizzante, le bielle lavorano a bracci indipendenti.


Certamente, almeno credo, la difficoltà sia stata quella di mettere a punto tutto il gruppo ammortizzante, cercando gli angoli giusti delle biellette, ma anche agendo sul giusto precarico delle molle.
Che dire.... alzo le mani .
Piero Nichilo



giovedì 11 giugno 2015

Iqyax. The Ultimate sea Kayak










Il mese scorso sono stato contattato da Greg Simson, editore di una rivista di sea kayaks della Tasmania (Australia) il quale mi ha chiesto dovendo fare un servizio sul Baidarka di poter inserire nell'articolo notizie di me e del mio Iqyax Baidarka.
Questa mattina nella buca delle lettere c'era una copia della rivista, grazie Greg .

    

Tre pagine di testo che analizzano storicamente l'importanza e l'evoluzione storica che ha avuto questa antichissima imbarcazione.






Mentre scrivo mi viene in mente di un raduno italiano anni fa dove presentai l'Iqyax MAE 593-76, la corsa la felicità di Elizabeth Hensley e gli occhi sopratutto gli occhi colmi di gioia ma anche di sorpresa nel vedere un Iqyax che presentava la sua storia in un paese così lontano e diverso dal suo.




Del baidarka se ne parla finalmente  grazie a tutti gli estimatori appassionati di questo scafo i quali hanno seminato con passione la storia del Iqyax è adesso noi tutti ne raccogliamo i frutti.

Voglio citare nomi come Dyson ,Zimmerly, Wolfgang Brinck e moltisimi altri       





                                                       Wolfgang Brinck     

 

    non ultimo Michael Livingston e la comunità dell'Alaska

     
Michael Livingston      

 che portano avanti con impegno e dedizione la propria storia proponendo incontri e manifestazioni rievocative del popolo
 









 








                                                                           





 Aleutino istituendo per ultimo un premio annuale nel mondo a colui che si è distinto, o come costruttore di Iqyax o come divulgatore della cultura Unangam.





                                                                            






   



                       
                                          













lunedì 6 ottobre 2014

Il Baidarka Historical




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L'impegno preso con il baidarka Historical è oramai giunto alla conclusione.



Questa pazza idea, questa voglia di costruire un Baidarka in composito, dopo averne costruiti molti con il metodo tradizionale ( Skin on frame ) è partita dal lontano 2006.
  L'ostacolo maggiore è stato quello di trasferire le linee del baidarka, scafo complesso per la sua forma su un modello da stampo, difficoltà superate anche con il contributo di Peppe Di Mauro della Overline .  Grazie Pè.
                                        


IL Baidarka Historical nasce e si differenzia dal modello 546, perché privo di tutti i presidi di coperta. La semplicità spesso è sinonimo di bellezza, il ponte privo dei passacime, dei tappi dei gavoni, delle cime tientibene ecc., conferiscono al kayak quella bellezza antica che a partire dalla metà del 1700 è stata lodata ed  ammirata da tutti  coloro videro per la prima volta il Baidarka. 





Il kayak deve essere presidio di sicurezza per questo motivo abbiamo pensato di mettere le paratie per la sicurezza al galleggiamento  più che i noiosi sacchi di punta, inserendo nelle stesse due tappi da 20cm e 15cm, da poter sfruttare per lo stivaggio 

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Al varo, il Baidarka Historical ha confermato la mia scelta, è piaciuto non solo ai Kayakers per come va e per la sua unicità, ma anche alla gente comune. 


Ieri 5 -10-2014 Alberto Ruggieri ha partecipato alla regata finale della coppa Italia FICK di Ocean Racing al Circeo con il Baidarka Historical, giungendo quarto nella categoria kayak da mare ,questo conferma oltre le qualità marine dello scafo in condizioni di mare formato anche le sue doti velocistiche, ampiamente documentate da testimonianze storiche, a partire dall'ammiraglio Cook, Steller ecc.
E' stato un vero peccato che la competizione si è svolta  con acqua piatta .




Ultimamente in questo progetto in cui credo fermamente si è aggiunto Giorgio Perrotta, amico fraterno, con cui condivido interessi e passioni comuni.


In futuro c'è l'idea di creare una factory, così come si fa con le moto special o da corsa, ambiente che conosco bene, dove dietro non c'è un'azienda che costruisce e vende seguendo leggi di mercato, ma un team di amici dove c'è un progetto comune e condiviso, dove passione conoscenza e divertimento, sono l' amalgama, il collante per far rivivere il mitico Baidarka.