lunedì 26 novembre 2012

Un sogno realizzato : Il Baidarka in composito



Ho letto da qualche parte che l'emozione non è un privilegio esclusivo della gioventù,ma è un qualcosa che ci accompagna durante l'intero arco della vita.


Questo pensiero lo condivido appieno ,in quanto l'ho provato e continuo a viverlo in questa mia ultima avventura :la costruzione dei Baidarka tradizionali.

Pensavo che ciò sarebbe terminata all'opera compiuta, ma questo non è successo in quanto il mio viaggio non si è fermato , il mio sogno ricorrente era ed è stato quello di riuscire a riprodurre quando di più verosimilmente un baidarka con le tecnologie moderne.



Quando ho visto in un documentario dedicato alla stretto di Bering navigare il Baidarka in quel mare ,ho subito pensato quanto questo antichissimo progetto era valido , nessuno avrebbe potuto mettere in discussione se non per motivi forse estetici le sue innegabili qualità marine.



L'unica cosa da fare era di trovare il modo giusto da inserire un progetto così antico in un contesto attuale,usando le tecniche e materiali che oggi abbiamo a nostra disposizione ,fare un trait d'union tra questi due elementi è stata la strada che ho voluto percorrere.



Se avessi fatto diversamente avrei leso l'unicità di questo particolare e antico mezzo di navigazione,e probabilmente avrei fatto torto alle persone che l'hanno ideato e usato per millenni .



Un doveroso ringraziamento a Raymond Varraud Della SKD e Giuseppe di Mauro infaticabile compagno non di gioco, ma di lavoro.

6 commenti:

  1. Da provare assolutamente . Complimenti vivissimi

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  2. Avete fatto qualche piccola modifica rispetto al modello che stava all'elba ? Quanto si è guadagnato in peso ?

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    1. La modifica principale a riguardado l'arco bifido,oltre ad essere imperniato e stato ulteriormente consolitato con un innesto a baionetta. Per il peso siamo scesi di 5 kg.adottando la laminazione sottovuoto anche per il kayak in vetroresina,oltre che per il kevlar carbonio,mantenendo sempre le stesse stratificazioni.Ciao Gianni tutto bene? ho visto il tuo gioiello,insomma anche tu sei stato attaccato dal virus della baidarkite.

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  3. Ho visto il Baidarka all'Elba e poi anche al Wiskie. Mi complimento per la cura del progetto, oltre allo scafo, superbo, mi sono piaciuti diversi dettagli come il ponte senza cime nella zona dove di passa la pagaia, il pozzetto depresso dietro, i ponti a V belli diritti su cui si porta facilmente una pagaia di scorta, i gavoni con gli ombrinali di scarico, i punti scotta ben distrbuiti, la coda con un accenno di "sbananatura". Anche il pozzetto è ben fatto, peccato non si possa vedere anche una versione con un bel tondo... sarebbe davvero bello (oltre che tremendamente marino...). Un saluto.

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  4. Ti ringrazio Alexdemels questo per me è un sogno realizzato,che si è avverato grazie alla forte passione che nutro verso quest'imbarcazione.

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